Fiore fossilizzato in terra
in gemiti di pietra hai lasciato chiuse le tue gemme
conservate preziosamente dal tempo in un scrigno di caparbia roccia
Angelo arcangelo d’un floreale estinto
apri le porte dell’Arca-na natura
Aspetti immobile in un quieto riposo
il ritorno
della tua acqua profumata di sole
per rifiorire nel cuore degli uomini in luce
con le tue foglie in doppie mani tese in splendidi petali d’Amore
se dovessi dare un nome
oggi
ai tuoi vergini fiori
candidamente bianchi
li chiamerei benevolmente la Teresina bianca dei poveri
una sacra santa in piccola umile fiamma Madre d’immensa linfa divina
dal cuore sublime all’Alba donato
in una calorosa umana brezza per tutti noi
Una spiga d’oro protesa in ricchi semi nell’aura amante di un Dio profumante
nel Corpo di un vivido reale Sogno venerandoti dolcemente Ti assaporo
in tutta la tua eterna fragrante bellezza libera di volare nel vento di tutti i cuori
accarezzandoli sempre in cure d’Amore