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Sabbie Del Tempo

Del mio malessere non si può scrivere,
il mio terrore non si può commentare...
La consapevolezza di una fine senza ritorno
basta a gelarmi il sangue nelle vene...
E l'insonnia si fa prepotente
approfittandosi della mia cieca paura
che come un tarlo
viene nutrita dalle circostanze...
Felicità.
Non esiste felicità in grado di soppiantare la consapevolezza...
Sconforto e dolore si sostituiscono
al quotidiano cicaleccio delle risate...
Morte feroce,
resta in agguato
ridendo della quotidianetà illusoria
che prima o poi si ricongiungerà a lei...
E allora,
da cosa prescinde il nostro sforzo?
Inutile sforzo di soppravvivere alle sabbie del tempo
che impietose spazzano via ogni cosa...
Tempesta.

 

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6 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 19/01/2024 06:02
    La disarmante realtà del tempo che, scorrendo inesorabile, avvicina al momento della fine ogni individuo, è narrata con sensibilità poetica e con opprimente senso di terrore per l'ignoto. Bella e struggente, questa poesia accompagna il lettore alla riflessione sul senso dell'essere e, in ultima analisi, sull'intrinseca inutilità dei nostri affanni quotidiani. Quasi un richiamo al biblico "tutto è vanità" che riporta alla triste realtà per cui di ogni nostra azione e di ogni nostro desiderio, che sia soddisfatto o meno, non resterà niente. Potente, penetrante. Sicuramente tra le più belle poesie lette di recente.

6 commenti:

  • Ruben Reversi il 05/09/2009 03:05
    versi struggenti di dolore frammisto a smarrimento in un fluire di un tempo sconosciuto. Bravissima. Ruben
  • Nicoletta Piepoli il 03/09/2009 16:39
    Bella! Complimenti.
  • Rocco Burtone il 25/06/2009 14:39
    Così giovane, così antica
  • antonio castaldo il 04/06/2009 09:19
    ... intanto benvenuta... poi... molto brava.
    kiss
  • Fiscanto. il 04/06/2009 05:17
    sublime!
  • giuliano paolini il 05/03/2009 18:47
    a volte ci ritroviamo in uno spazio talmente sconosciuto e sconfinato che nonostante ci nascondiamo il viso per non vedere lo spazio incombe comunque e riesce con la sua dimensione incomprensibile a sconvolgere il nostro respiro
    credo che questa sia una delle meraviglie dell'esistenza cosi' sconfinata terrorizzante ma anche dolcemente ricettiva e capiente
    certo riuscire ad abbandonarsi con fiducia al vuoto, mentre la ragione ci racconta
    che abbandonarsi vuol dire precipitare e' cosa per spiriti un po' folli
    ma spesso e' la follia che ci fa comprendere cio' che la ragione perche' non riesce a controllare e verificare ci fa fuggire
    buon lavoro cara amica

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