Nifee giganti narrano
di una creatura fuori del tempo,
che leggiadra viveva come
fata, bramando sospiri,
e intrecciando lacrime
sopra rovi di spine.
Elegante nel gesto,
il suo canto era simile
a quello di un cigno ferito,
e dal suono delle sue parole
s’udiva la risacca dell’anima.
Che la fata sia un’invenzione,
o che esista, nessuno lo sa,
io posso dire non averla mai vista,
ma di averne udito il canto.