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Riprese

Tu sei il regista dei miei giorni
ed io quello dei tuoi treni persi.
Rimango stazione fantasma,
e non più treno che si ferma a guardarti mentre ti dipingi addosso
semafori daltonici.
Rimango voce senza volto,
tutto il corpo è impostato ad un secondo
e non permette altro tempo.
Adesso che mi hanno portato i tuoi organi interni,
sento il bisogno di sdradicarti dalle tue operazioni letali,
fissarti sulla mia facciata,
dipingendoti la vita che non ti sei preso.

 

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0 recensioni:

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10 commenti:

  • Rocco Burtone il 08/07/2009 01:16
    Brava ma complessa e cervellotica. Mi spaventi... o no...
  • Anonimo il 14/03/2009 20:59
    6 DIVINA.
    Ma te l'ho sempre detto.
    Ch
  • Aedo il 14/03/2009 16:06
    Una poesia bellissima, intrisa di melanconia e di vera vita. La tua voce per me è quella della sensibilità interiore. Brava!
    Ignazio
  • Viola Smith il 14/03/2009 15:03
    Per me è stato molto difficile ritornare. Spero di continuare a scrivere. Grazie a tutti *
  • Anonimo il 14/03/2009 14:39
    bella... bella...
  • Adamo Musella il 14/03/2009 14:11
    Un intrecciare e un ritornare su passi per tragitti comuni lagati da regole ora chiare ora soffuse... poesia molto bella Vioala, baci
  • Donato Delfin8 il 14/03/2009 13:32
    Molto bella. Immagini sempre gradite.
    Bravissima.
    Magnifico ritorno a postare!
  • Anonimo il 14/03/2009 13:16
    Bella.
  • Ugo Mastrogiovanni il 14/03/2009 13:14
    Descrizioni forti intrecciate da versi molto gradevoli.
  • Marcello Caloro il 14/03/2009 12:50
    Fotogrammi di vita vissuta. Comparsa e non protagonista... Molto bella. Ciao

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