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La crisi economica

È la crisi: le borse son crollate,
le fabbriche licenziano operai,
consumi in calo, vendite in affanno,
vacillano le banche, sono guai.

È un coro di lamenti disperati,
allarme di governi e specialisti,
dotti pareri, cure e gran ricette,
impegnati i più noti economisti.

In effetti il problema è molto grave:
le imprese non producono ricchezza,
la gente non può andare più in vacanza
o vivere nel lusso ed agiatezza;

difficile diventa alla famiglia
assicurare un auto a componente,
capi griffati, beni voluttuari,
spendere e consumare come niente.

È un dramma per chi ha avuto sempre tutto
accettare uno stile moderato,
rinunciare al di più, accontentarsi
di ciò che altri solo hanno sognato.

Penso a quanti, affamati e derelitti,
l'attuale problema non li sfiora:
per loro è stata e sempre sarà crisi,
terribile, crudele e la si ignora.

 

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8 commenti:

  • Salvatore Mercogliano il 04/10/2009 18:50
    molto bello lo stile della rima.
  • Dolce Sorriso il 17/03/2009 16:15
    poesia molto attuale,
    che fa pensare...
    bravo Ignis
    grazie di questa riflessione
    un abbraccio
  • loretta margherita citarei il 16/03/2009 16:07
    a chi lo dici sono in cassa integrazione!
  • morena paolini il 15/03/2009 22:48
    Condivido il tuo punto di vista. Sintetico e reale. Morena.
  • Fabio Mancini il 15/03/2009 22:08
    Forse per anni si è ignorato che ci fosse un paziente. Il paziente è il sistema economico che forse andrebbe cambiato con uno più compatibile alle risorse effettive. Non si può sempre bleffare e vincere il piatto con una semplice coppia. Questa purtroppo è stata la procedura messa in atto da speculatori con pochi scrupoli, che giocando sull'anonimato hanno messo in ginocchio intere economie. Nessuno si è preccupato di creare ricchezza, lavoro, o benessere. Si è puntato sul "neoliberismo" convinti che prima, o poi il sistema avrebbe gratificato tutti. Ora il sogno è finito. Le teorie dell'azzardo sono miseramente fallite, trascinando nel baratro milioni di famiglie. L'onestà intellettuale di Marx e di Engels è solo un vano ricordo... Un saluto, Fabio.
  • Anonimo il 15/03/2009 18:01
    Piaciuta.
  • Anonimo il 15/03/2009 11:01
    Piaciuta
    Ciao
    Contessa Lara
  • Adamo Musella il 15/03/2009 10:26
    La vita a volte crudele si manifesta anche in questo... ma del resto fino a quanto possiamo modificare il nostro destino? molto sentita la tua Igazio ciao

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