Non ho pazienza
perché l’attesa
toglie il fiato
e il rantolo di un fiore
che muore,
lentamente,
grida vendetta.
Recido il germoglio
prima che l’oscena gramigna
faccia scempio
della sua innocente fragilità
L’amore nato perdente
è sublime
per quel lampo sfolgorante
d’infinità brevità