È sola
la sera
in questa vita di cose rotte
suggellata al tocco
chiara di margherite
rimesta spine morbide
in una sospensione ferma di respiro
in fiori scaturiti dentro ai rovi
ha la neve nel cuore
il lontano latrare dei lupi
un dolore nel caos di quello che sarà
porto qui un amore
lo coloro
insieme a un indovino e ad una fata
gli metto in tasca semi e numeri
colmandolo di sete
di pane alla mia bocca.
Poi
mi faccio calda di pensiero
spiga di grano
linfa di farfalla.
su in alto
in un volo stanco d'ape
in un bianco infinito pentagramma.
Ho perso anche il mio nome questa sera
sanguinano i versi di silenzio
e la vita
è un torsolo di mela
col legno nel cancello
a farsi scura.