Verrà quel tempo, amico mio,
di raccogliere nel giubilo,
ciò che seminammo nel pianto.
Saranno spighe di grano dorate,
notti di luna con intrecci di stelle,
ruscelli briosi, onde di mare,
fresca acqua per dissetare
questa tremenda, nostra sete d’amore.
Per il momento, stringi la mia
mano amica, verso te protesa.
È la tua solitudine la mia
solitudine, il tuo dolore è il mio
dolore.
Verrà quel tempo, amico mio,
verrà quel tempo di giorni di sole,
finiranno gli urli straziati dei cuori-gabbiani.
Tornerà presto Amore.
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