Prendimi per mano,
conducimi sul prato
dei sogni, che possa
bere dalle tue labbra
freschi baci di rugiada,
dissetarmi al tuo ruscello.
Mi accarezzino le tue forti mani,
incastonando sulla pelle
preziosi diamanti di rinnovati amplessi,
così che, il cuore
possa ancora cantare
la canzone della luna.
Prendimi e fammi sciogliere
come neve sul mare,
come cera di candela
accesa dal desiderio,
macinami nell'estasi
corporale, come la pietra
del mulino macina la farina per il pane.
Che si plachi il mio triste,
solitario canto notturno
e tornino a rallegrarsi
per me, le stelle in cielo,
offuscate dalla tua assenza,
Amore.