Quanto una tragedia
con i suoi tentacoli
getta ghiaccio
su cuori in affanno
vulnerabili e indifesi...
e consuma
i colori dell'anima
sfibrando di dolore
slanci di amore.
Perfida ti precipita
nell'angolo dimenticato
da carezze amiche...
che diventano all'improvviso
ruvide mani pesanti
di inchiostro egoista...
l'aiuto
è un addio nelle promesse
come se le sole parole
potessero dar calore
alla tua fragilità
quando invece già muoiono
allontanandosi da te...
ingannevoli sguardi
di chi ti saluta
con il sorriso
di chi non vorrà mai più sentire
il suono del tuo pianto.
Arranchi così
nel deserto della fragilità...
dove ciascuno
prende una direzione diversa
per cercare la sua oasi..
ma perde se stesso
sfilacciando i legami
delle proprie radici...
qualcosa perderai
e te ne accorgerai
quando la difficoltà
bagnerà il tuo viso...
di amare lacrime
riflesse di solitudine.
Sei già crollato
e conosci bene il sapore
del lamento del sangue...
per aver paura
della sua precarietà...
allunghi così la tua mano
per catturare quel sogno
che respira di te
e coraggioso lotta...
contro trappole
di vili iene
con pupille di vetro.