Partì in acque tempestose il mio navigare
e presto giunsi in mare aperto
dove l’ira degli dei sembrava senza fine
ma navigai
sereno e fiducioso
mi apprestai a lottar contro l’ignoto
giunsi ad un porto sconosciuto
e ti incontrai
gettai l’ancora
e ancora sei con me
figlia degli dei
e dea del cuore mio
divenne dolce allora il navigare
insieme
tra le onde o con vento di bonaccia
noi andammo
quante genti conosciute
quanti aiuti dati
e tanti ricevuti
quanti sorrisi e liti
ed ecco alfine il nostro porto
il mare si fa calmo
calda e cristallina l’acqua
e sulla riva già ci attendono
abbracciati e fieri
approdiamo
il nostro andare è terminato
ed ora di ricordi si vivrà
ma le nuove genti
la' sul porto
salutano e ci sospingono
nel vento
andiamo è l’ora della vera vita
e la luce che ci avvolge non sorprende
ora tocca noi portare a riva i ciechi naviganti.