La natura si ribella
Il mondo sembra volersi
Scrollare di dosso
Noi
Come un cane dalle pulci
La terra trema
E con lei l’animo nostro
Casa cadono
Da rifugio si trasformano
In tombe diroccate
Sepolte vive
Le vittime implorano aiuto
I fortunati che ancora
Hanno una voce
Per urlare
Ma a nemmeno ventiquattro ore
Dalle prime scosse
Coloro che più voce non avranno
Sono già centocinquanta
Ed è rovina
Ed è pianto
Non solo per “fortunati”
Che da quel disastro
Sono usciti
Ancora vivi
Seppur privati
Di tutto tranne che del dolore
È pianto
Anche per noi
Che guardiamo da lontano
E poco o nulla possiamo fare
Per lenire anche solo un poco
Quest’immenso cordoglio
Ed ora basta con le parole.