“Ma io la raccoglievo, da ragazzo, l’estate”
nei profumi di malva
nel caldo solare calore
su pietre d’antica memoria;
nei libri che, avido,
sgranavo come rosari
cercando risposte, creando domande.
“Ma io la raccoglievo, da ragazzo, l’estate”
nei baci segreti,
in trattenuta inesplosa passione;
su spiagge di sabbia immaginata
e corse in bici,
pallone, figurine, canzoni.
“Ma io la raccoglievo, da ragazzo, l’estate”
e ora uomo
e ora padre
e domani vecchio
avrò in me sempre
il frutto di quel raccolto.