username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Poeta

Quando la saetta colpì la mia culla
e mi accarezzò anziché bruciarmi
seppi allora di essere poeta

Essere diverso io
tacqui e mai parlai con alcuno
delle mie possibilità

ma potei salire sulla vetta

del mondo
vidi la creazione
e ne percepii l’essenza

solo a noi è dato di vedere
tutto
ciò che a voi mortali non è permesso

di noi è il raccontare
di noi è il vostro umore
le grida e i pianti

della terra narreremo
di lotte e di paure
di amori e di passioni

al vento affideremo
di noi il destino
e per ciò che a voi par strano

a noi è dato di conoscerne l’arcano

 

0
7 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

7 commenti:

  • Niccolò il 27/05/2014 13:57
    Davvero molto bella
  • Anonimo il 02/02/2010 20:47
    ma siete rimasti tutti legati ai banchi del liceo?
  • Donato Delfin8 il 16/04/2009 13:59
    bella
  • Marcello De Tullio il 16/04/2009 11:01
    Non è da tutti essere un poeta, tu ci sei riuscito. Bravo
  • Anonimo il 16/04/2009 00:05
    Bella.
  • Anonimo il 15/04/2009 23:25
    troppo iperbolica...
    alla prossima...
  • Anonimo il 15/04/2009 21:28
    Magari si potesse conoscere l'arcano... splendida!

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0