O mio Signore dall’infinita gloria
che dall’alto vigili sulle nostre vite
la cui mano infonde sempiterna gioia
illuminando quest’esistenze sempre più stranite
tu che ogni giorno ascolti il tuo nome
invocato a gran voce da anime tristi
che senza sapere né quando né come
ti usano per divenir d’altrui vite registi
non passa giorno che un essere qualunque
si arroghi a divenir di te interprete unico
e discettar dei tuoi valori, comunque
nel rifiutar ogni argomento logico
e senza conoscenza di materia alcuna
presenta se stesso come tuo inviato
e per inganno chiama a se fortuna
colpendo l’altrui pensier, dannato
O quante morti o vite rovinate
in tuo nome e de’ principi tuoi
compassione e carità, in fretta abbandonate
da chi fa di potere e soldi unici eroi
Chi manifesta in nome della croce
o insulta gli altri spacciandosi nel giusto
chi scaglia bombe invocandoti a gran voce
chi scalza l’altro per mettersi al suo posto
nessuno impara più dai propri errori
non c’è più dialogo tra noi e la nostra fede
in nome tuo, bombe e grandi orrori
e nel crescente buio, la verità che cede
È ormai facile, l’unica certezza
nascondere in mezzo a un’orda di rumore
di grida insulse, di cambi di fattezza
e in questo modo muore il vero amore
la fede vera sta nella preghiera
nel dialogo tra sé ed il proprio Dio,
l’imposizione è solo sicumera,
la vera fede nasce nel brusio
non c’è fede e nessuna verità
nell’imporre un pensiero in quantità
nel dire agli altri: “son solamente io
a poter capire la volontà di Dio! ”