Ecco un sentore di malinconia,
tu non chiederti il perché,
lascia che esali i suoi vapori,
dal tuo cuore sino agli occhi.
Ecco una lacrima stanca,
ti sa d’amaro, eternamente dolce,
perdersi tra immagini trascorse,
che forse nell’oblio rifugeranno.
Come amabile carezza,
sì risuonan quelle note,
che su tiran quei vapori,
un’emozione è... è tua… per sempre.
Cosi, li giù, nel profondo si sposano
la tua gioia e l’amarezza,
le sorelle, fedeli e necessarie,
sulla strada della vita.
Ora guardi al tuo domani,
e ti chiedi allor: Perché?
Vago, il nulla, il doman sarà,
e ti perdi in quelle note,
ancora………
(2000 ca)