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 anna cottini |
Senza clamori
Volano bassi i passeri
sul campo appena arato:
la terra muta il mantello
scoprendo antiche rughe.
Nasce pigro il tramonto
mescolando le luci
e imbruniscono i segni.
È tempo di posare le scarpe
bagnate dal cammino,
si allunga l’ombra
non convinta della fuga.
È tempo di porre il segnalibro
nel capitolo concluso
e pensare all’uva
e al bicchiere pieno
che riempirà il domani.
Sciama lenta la platea
nella foce dell’applauso,
si scioglie la zolletta
nel fondo della tazza.
Si bagna di saliva
la bocca arsa dal tempo,
si asciuga l’ultima lacrima
nella virgola delle ciglia.
Senza clamori, dilaga la notte.
sul campo appena arato:
la terra muta il mantello
scoprendo antiche rughe.
Nasce pigro il tramonto
mescolando le luci
e imbruniscono i segni.
È tempo di posare le scarpe
bagnate dal cammino,
si allunga l’ombra
non convinta della fuga.
È tempo di porre il segnalibro
nel capitolo concluso
e pensare all’uva
e al bicchiere pieno
che riempirà il domani.
Sciama lenta la platea
nella foce dell’applauso,
si scioglie la zolletta
nel fondo della tazza.
Si bagna di saliva
la bocca arsa dal tempo,
si asciuga l’ultima lacrima
nella virgola delle ciglia.
Senza clamori, dilaga la notte.
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5 commenti:
marilena del mare il 27/09/2020 11:27intensa descrizione di ciò che ci circonda con precisi riferimenti al quotidiano- Sergio Fravolini il 26/03/2011 09:12Molto bella mi piace.
Sergio 
antonio castaldo il 13/10/2009 17:03l'armonia dei versi... amplifica emozioni.
piaciutissima!
anna rita pincopallo il 01/10/2009 14:49sei riuscita ad evocare belle immagini ed emozioni. Complimenti- loretta margherita citarei il 28/04/2009 07:29piaciuta
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