Scivolano su di me le parole di un essere troppo spesso ignorante, schiavo della sua stessa misera incompleta vita, perennemente alla ricerca della superiorita’ verso i suoi simili.
In competizione, come bestie affamate alla vista di una pietanza prelibata, essenziale lo scontro, l'eliminazione dei piu’ deboli.
Crudelta’ annidata nel profondo della sua essenza, tesse da tempo immemore le sue fitte ragnatele con astuzia, pronto a perseguitare la sua vittima.
Elegante, effimero, un mentitore nato.
Bell'aspetto, presenza pressoché impeccabile, un parlare fine ed elaborato, trae in inganno quanto il pentimento di un assassino reo confesso di fronte alla sua purificante condanna.
Addestrato da influenze sconosciute, scontroso, rude e allo stesso tempo infinitamente vigliacco.
Sir, Lady, non v’e’ differenza alcuna.
Esseri inferiori a colui che si considera intoccabile, perfetto, indistruttibile come la pietra piu’ pura.
Creatura spezzata da dubbi e incertezze, che si rivela semplicemente fragile come il cristallo, opaca come un diamante grezzo.
Invisibile quanto un fantasma nei nostri incubi peggiori, insignificante come cio’ che proferisce senza far uso dei doni concessogli, pensiero e riflessione.
Scivolano su di me le parole di un essere dominato dalla sue stesse paure.
Un essere chiamato Uomo.