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Omaggio ad Alessandro Gennari

Se avessi una tua foto,
la porterei al mio cuore,
ma adesso voglio dirti
sol semplici parole.
Io coglierò le rose,
piccole, fragranti,
leggiadre...
Di quelle che
crescono da sole,
intorno alle case delle fate,
o intorno ai castelli incantati,
di principesse che han
saputo amare, che attendono il risveglio,
per congratularsi con te.
Alessandro, poeta scrittore,
insigne letterato...
C'è tra i tuoi scritti,
un libro, prezioso quanto gli altri:
si intitola: “Le poesie che più amo”;
ebbene fra le pagine del libro tuo
stupendo, adagerò le roselline;
esprimerò tramite i versi miei
l'alta opinione di Te.
Quando sarò nel cielo
e schiuderò i miei occhi,
mi auguro vederti
ed abbracciarti
perché scrivevi cose giuste,
perché scrivevi cose vere,
frutto di grande sensibilità,
perché profondo il tuo amore
per la famiglia e per il prossimo,
perché oltre ad esser poeta,
traducevi, commentavi...
Io condividevo sempre
le tue considerazioni alla televisione.
La tua voce era dolcissima,
come una musica che,
infonde nostalgia,
il tuo cuore è stato nobile,
anche nei confronti degli invidiosi.
Quando non ti ho visto più alla tv,
ho avuto profondo dolore,
ma, ora, so che sei vivo
ed dall'alto vedi i tuoi cari,
i tuoi ammiratori. Io sono una
ammiratrice e, come una sorella,
ti voglio bene.

 

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