Mi racchiudo in un guscio
di solitudine e di niente
ma il tuo pensiero è lì, sempre lì
conficcato in me con i suoi artigli.
Scava la mia mente,
mi seduce e mi fa male
così che lacrime silenziose,
stille di un lamento senza voce,
velano il mio sguardo rifrangendo,
come prismi trasparenti,
raggi di luce che si scompongono
in mille colori.
Sgorgano dai miei occhi
percorrendomi lentamente tutto il viso
e bruciano sì tanto sulla pelle,
che imprimono, al loro passaggio,
segni profondi come
solchi di campi appena arati…
Non voglio piangere, ora non più, mai più.
Voglio solo il ricordo di ciò che è stato…
Ed è stato amore…è amore!
Questo amore
che non scorderò mai,
fatto di cuore e di ragione,
di anima e di desiderio,
di dolcezza e di passione,
vissuto con la delicatezza
di chi sa carezzare un fiore.