La strega dovette strappare la voce
perchè diventassi uomo
e le pagine perse nell'acqua
perchè non fossi poeta
mai più.
Ho cercato, fra i corsi,
parole di fuoco,
la quête et la querelle,
solo l'abisso
nero-amnesia.
Poi giunsi alla cittadella:
gli sguardi fermi,
semplice ogni elemento,
ogni piccola pena
un tormento.
Il fato ha decretato:
ora sei bestia erecta,
lo specchio ti farà la guerra e
senza una scossa
il cuore più muto di te.
Tutto mi fece sospirare:
il colore di corvo,
le mani forti
su un altro corpo,
il mio imperituro
lamento.
Dammi la voce!
Gridavo nel vento.
E le pagine scolpite...
Il cuore tanto muore
sempre!