È il rumore dei ricordi
il lento procedere della marea che passa
una finestra aperta in fondo al cuore
ed ero io bambina
tra le tue braccia forti
che oscuravano il sole
nei tuoi passi inquieti
stagliati sui campi di grano in estate.
E poi si intrecciano fili senza senso
in quei giorni condivisi
sfiorati da orme leggere
in quelle sere chiuse alla pioggia
dove danza nuda la vita che aspetta.
È un camminare sul mondo davanti al tuo sorriso
su un filo teso e immobile
e non ci si cura di quel che resta dietro
di quegli attimi felici
quando le ali degli angeli catturavano il vento.
Ad Adriano...