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Samarcanda

Ti stagliavi in mille cupole azzurre
in un cielo di antico splendore

in qull'Islam in esilio
in quella valle dei tartari nascosta alle ombre.

Ti offrivi allo sguardo
nelle mura di argilla e di paglia
in un deserto di sabbia spazzata dal vento

feroce
dipinta nel sole.

Ti oscuravi al crepuscolo
al rumore di un destriero al galoppo

un cavaliere col mantello di stelle
che sfuggiva alla morte
per cercare la vita.

Tu regina di ocra e di terra
aspettavi il destino

nascondendo quella nera signora
che sorrideva in silenzio

sotto un gelso di spine
alla sua preda e al suo sogno.

Qui a Samarcanda.

 

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