È ancora qui
il collo morbido di volpe
che sorresse il braccio
nell’abbraccio d’emozione e gelo,
quel pomeriggio sul lago.
L’incendio era nei tuoi occhi
e lampi a mitigar l’inverno,
ricordi?
Il freddo nebbioso,
ancor vago il futuro,
ma sicuro il tuo sguardo
di quel verde erboso che conservi.
Oggi la fronte,
anche se increspata dagli anni e dai pensieri,
è così come ieri
larga, intelligente, abile e dotata.
E se, spietati, i lustri han solcato il volto
nulla è cambiato:
nulla t’ha tolto il tempo;
sempre disinvolta,
sei rimasta giovinetta come quella volta
e lo stile è quello
sei il solito modello di donna,
di moglie,
di madre lo sei stata e or di nonna.