Di me nessuno sa se odio o amo
se mi ritraggo nella solitudine
se ad altri volgo la mia simpatia
Ho avuto infinite possibilità di amare
conosco ogni sfumatura degli inviti
ogni momento degli occhi
gesti parole aggressioni
Sono stata troppo amata
e sono sempre fuggita a chi mi amava
Ho in me conclusa ogni risposta
come una volontà di non più vivere
e se ancor vivere
non vivere con gli altri
Conosco il mondo:
alcuni hanno avuto il destino di far soffrire
Conosco la parte che mi fu data
di diventare forma di ossessione
mito, disprezzo.
Il mondo mi ha ormai segnata:
sono di quelle destinate alla solitudine
di quelle che si tenta di amare
a cui non si perdona
il rifiuto
di quelle che si fuggono.
Di questo male involontario
della ttestimonianza del dolore recato
ho spesso sentito la colpa.
E la solitudine in fondo
è la mia maniera di amare