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Vita, da traditore
Ho cominciato subito, dal primo istante
a fare il mestierante traditore
la vittima la scelsi assai di rango
una Signora in nero a nome morte.
Lei ci rimase male... e sai che ridere
ero ancora in viaggio per l'uscita
da mamma, e pure Lei s'è presa il rischio
ma forti e insieme ben l'abbiam tradita.
Da quel momento in poi mi son lanciato
impresa a conduzione... individuale
in scelte e tradimenti a solo danno
di tante me ne ho fatto un calendario.
Erano soltanto un'unica dozzina
gli anni che portavo in groppa bene
ma tempo non ce n'era per giocare
un altro tradimento e fu lavoro.
Il bello, si fa per dire, stava arrivando
senza pensarci troppo, risoluto
un altro gobbo colpo a tradimento
spiccai il volo e ne ne andai da casa.
Non ero un villeggiante in grande arredo
rinunce non mi son mancate mai
vetrine le guardai per dirne “” belle!! ””
tre lire e poco più... in posta e a casa.
L'unica cosa che io mai tradìi
e se l'avessi fatto, chissà com'era
fu il piglio spigoloso Calabrese
i piedi addosso a me, nemmeno in sogno.
A più riprese senza tetto e soldi
con notti a letto con la pancia in brontolo
non l'ho tradito mai lo specchio mio
nel chieder più di quello che potevo.
Il tempo rotolando andava e andava
con friccichi nel cuore e in basso ventre
friggeva tutto come patatine in olio
con fuoco che saliva, forte, bussando.
Era natura, o come a voi vi pare
chiamata gioventù e ormoni in festa
la testa si girava senza comando
mirava minne(tette) gambe e gli occhi blu.
Lasciai la mia Calabria, senza sapere
che li non ci sarei tornato più
almeno per restarci a vita intera
ma sol come turista quasi o poco più.
Lunghe distanze, tra futuro e radici
un mar di mare grande e tanto blu
verso quell'isola, rettangolo selvaggio
un nome mitico, che Sardegna è.
Non mi ci volle tanto, e fui stecchito
strana combinazione, proprio dagli occhi blu
da una donna bionda e bella assai
senza la perfezione, sennò era Dea.
Non era Dea, ma donna donna donna
per me quasi un moccioso a primo latte
non ci fu scelta, lo dico e pensai
s'accese la scintilla e fuoco fu.
E come ovvio fosse, andò così
che in casa mia Natale si tornò
per nostalgia dovere e il gran piacere
di presentar la donna del mio cuore.
Di prim'acchitto tutto rose e fiori
non subito vi fu rivelazione
ma al dir che Lei matura è più di me
di rughe si vestì la prima festa.
Non era tutta li la vera veritas
sposata separata e figli c'è
in primo suo passato, ormai passato
ma ora è sola... è libera per me.
Deflagrazione... schegge di silenzio in volo
soffitti bucati, trafitti dagli occhi increduli
di mia madre attonita e persa
tradita e scagliata in dimensione sconosciuta.
Irreale situazione del giorno appresso
mio padre che non sa, e non s'avvedde
stordito, Lui la notte vigila e non dorme
dal suo controllo son scappato io.
Irrespirabile aria, insostenibile farsa
di un segreto sull'orlo del tracollo
soluzione senza soluzione, andare via
da un tempo solo gravido di lacrime.
Torino era lontana, li dove andare
garante promessa menzognera di un ritorno
che non avvenne mai, Noi ricercati
nascosti e poi trovati in un hotel.
Carabinieri in blu, in uniforme
bussarono la porta nascondiglio
altero e a muso duro, io maggiorenne
lor dissi “”NO... IO NON RITORNO!! ””.
Li, in quelle parole e in quell'istante
Noi diventammo erranti della vita
soli e in compagnia d'amor follia
davanti un'orizzonte... di spine e luce.
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