Le note
girano
scivolano
planano
Viaggio
elisir
di eterna giovinezza
specchio
incantevole
brama
Sono in piedi
tra me
e il tramonto
Non c’è niente per me?
Alla fine sarò
libera?
Barche
issate vele
grano e sale
Ho risparmiato
il dentro
su panchine
da demolire
e sono sola
nelle notti affollate
e sorrido
al pensiero
del come
del cosa
del Cosmo tra le dita
trasparente e
inodore…
Non c’era niente per me?
In principio ero
libera?
Conturbante questa chitarra
come sospiro…
Ho sentito il tuo fiato
su di me
ieri
la timbrica
modulazione dell’anima
attraversare anni luce
per baciarmi
gli occhi