Fragile mi rendi, amore mio,
e le mie certezze
somigliano ai soffioni
di campo,
quando il vento di primavera,
li fa ondeggiare.
Sgretola la tua dolcezza,
il muro da me eretto,
paura di amare,
come acqua benefica
t'insinui e corrodi
le sue fondamenta.
Mi turba,
questa mia resa,
non ho più difese.
Vorrei che tu mi vivessi
come ti vivo io,
celeste dono divino
e che questo amore
fatto di sospiri e desideri,
mai incontri,
il nostro egoismo.