Fugace il mio sguardo
dritto verso il muro
che non scappa mai
riversano gli occhi
su questo grigio
accecante
desolante
che mi svuota
sempre di più
sempre
più dentro
le pupille riconoscono
la forma del male
occhi di spettro
occhi già morti
Gli occhi di un teschio
mi fissano
controllano la mia stanza
setacciano dentro
fino in fondo
e cresce la temeraria prospettiva
senza capo ne coda
terribili, rimangono fissi
impassibili
per cercare quel poco
di buono che cè
per nutrirsi e ingrassare
della mia paura