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Poesia dedicata alle vittime del sisma in Abruzzo

Quella notte il tempo si è fermato,
l’orologio è crollato e tutto quanto è cambiato.
Una crepa nel muro, un botto nel cuore.
Per tutti un terrore, un enorme dolore
ma altri son morti e non se ne sono accorti.
La terra ruggisce e tutto finisce,
c’era una chiesa, c’era una scuola
e non c’è più neanche l’ aiuola.
Pianger non sai, pianger non puoi
ora che nulla è come vuoi.
Bella era la tua città,
anche se tutti vedono ora con aria funesta sol quel che resta.
La mente vuol capire, perché a sé non sa mentire,
se prima qualcosa si poteva percepire.
Ricordi la sera che le luci vedesti e agli UFO credesti?
Ricordi i lombrichi strisciare ed invano scappare?
Ma allora dai Boschi con foglie argentate un urlo salì:
“oibò oibò, il sisma preveder non si può! ”.
Ma qualcuno rispose con voce forse non vera:
“col radon si può! ”.
Quella notte tornammo a dormire
ma per qualcuno significò morire.
La nostra città risorgerà se Loro mai non scorderà.

 

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7 commenti:

  • Giovanni Saracino il 18/02/2010 15:33
    Davvero bella.. intensa e fa capire bene cosa si possa vivere in quegli attimi...
  • Antonio Rosettini il 17/06/2009 13:39
    Grazie a tutti per i commenti, con la mia poesia ho voluto esprimere quello che non sono riuscito ad esternare in nessun altro modo, un dolore troppo grande...
    Continene anche un messaggio riguardo al fatto che cogliendo alcuni segni premonitori noi aquilani avremmo potuto capire in tempo quello che ci attendeva, mi riferisco alle luci sismiche (EQL che molti avevano scambiato per UFO) ed alla fuoriuscita in massa dei lombrichi...
    Per chi volesse saperne di più:
    http://www. itacomm. net/PH/CIPH/EQL. html
    http://www. corriere. it/scienze_e_tecnologie/08_agosto_18/terremoti_allarme_dai_lombrichi_739102f8-6d4f-11dd-b80d-00144f02aabc. shtml
    Grazie Cinzia per avermi segnalato la bella poesia, rende bene l'idea anche se dopo la nostra scossa non c'è stata tregua, abbiamo dovuto scavare a mani nude mentre tutto continuava a tremare e crollare con scosse a pochi secondi d'intervallo l'una dall'altra...
    E non è finita...
  • Anonimo il 17/06/2009 13:17
    Scolgo tra le macerie il tuo viso e le tue labbra nascondono un sorriso, cosa sarà sotto le macerie, chi porterà nelle galassie le materie?
    Uomini d'altri mondi sono giunti per salutare quei giovani defunti
  • Cinzia Gargiulo il 17/06/2009 13:12
    Il terremoto è raccapricciante, i danni dovuti alla sconsideratezza dell'uomo che ha costruito male case ed edifici pubblici fanno una grande rabbia. Le vittime non potranno mai essere restituite ai loro cari... è dovere di ciscuno di noi aiutare gli Abruzzesi.
    Poesia intensa! Ne ho scritta anch'io una dedicata agli Abruzzesi "Attimi eterni" mi farebbe piacere la leggessi.
    Ciao...
  • Anonimo il 17/06/2009 10:37
    ... i Boschi con foglie argentate non è male... bravo...
    un pensiero più forte per i fratelli abruzzesi
  • loretta margherita citarei il 17/06/2009 05:47
    vicina con il cuore
  • Anonimo il 17/06/2009 01:30
    intensa... sempre vicini agli Abruzzesi

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