richiesta di commenti? cioè quaranta non ti bastano?!? ah, ho capito... stai aspettando il mio meraviglioso! non per vantarmi ma credo di aver colto appieno il significato della poesia, e cioè che: nasciamo vitelli... e moriamo cotolette
ps: milano è una proiezione mentale generata (e poi degenerata) dalla gente della pianura padana, per giustificare il fatto di alzarsi al mattino quando c'è nebbia
In queste grandi città si muore principalmente di solitudine. Molto bella.
Anonimo il 31/08/2009 09:37
Piaciutissimo il commento di Nicola che condivido. Molto bella. Monica
Anonimo il 27/08/2009 11:10
Non ci si accorge di morire per le strade in ogni dove Augusto, è triste ma è così, la gente corre, si insegue e si perde senza sapere, non ci si guarda piu intorno e tutto sembra non avere nessuna importanza.
Bella e sentita.
Un saluto Lisa
Mi piace molto, è come dire che la vita vera è quella fatta delle cose + semplici!!
Anonimo il 29/07/2009 11:46
Se fossi stato torinese penso sarebbe cambiato solo il titolo.
In un mondo che va decadendo ogni giorno di più invecchaimo così rapidamente da non riconoscerci il giorno seguente, morendo ancor prima di essere ricoperti laddove quasi tutti siamo destinati. Bravo davvero!
Milano... forse chi vive min città e non ha mai visto delle cose vere, non sa di morire davvero... se solo si provasse a vedere cose belle come la natura!
Io ho visto Milano, e mi stavo per sentire male! troppo troppo smog...
Milano, come tutte le grandi città, non ha cuore, si corre, si corre, si corre, la gente si nasconde nell'egoismo, la paura non ti fa vedere le violenze che circolano intorno, si torna a casa, domani è un altro giorno.
Purtroppo ti ho raccontato che di Milano mi restano brutti ricordi perchè ci ho vissuto un brutto momento della mia vita... ricordo le corse in ospedale da mia sorella e la gente che alla metro, per non perdelrla, se non stavi attento ti scaraventava per terra. Tutti correvano senza guardare nessuno in faccia... però ricordo anche il Duomo con la sua Madonnina e la bella galleria.
Se non avessi avuto una gamba fuori uso quest'estate sarei venuta a trovarti a Milano anche per associare a questa città qualche piacevole ricordo.
Poesia sintetica e intensa come è nel tuo stile.
Bacioni...
Un caffè amaro, ristretto. Fra i doveri quotidiani. Inutile andarsene da Milano, perché lei resta così dentro di te. Ma resta anche il profumo di questo caffé amaro e preparato con una smorfia sì, ma d'amore.
Eh sì, devi proprio andare in Sardegna, caro Augustone! Là si respira anche l'acqua del mare con i suoi intensi e profumati colori. Acci! Ma perché hanno inventato le città?
Ciao Augusto, pur non sentendomi in grado di fare un commento articolato sulle poesie in quanto non sono un critico, questa poesia su Milano mi invita con particoare sentimento a dovermi in qualchemodo esprimere. Ho sempre avuto per Milano un affetto particolare, pur essendo romano, da ragazzo mi ricordo che dicevo ai miei cari " da grande voglio andare a lavorare a Milano " La conbbi per la prima volta negli anni 0 all'epoca lavoravo alla Folletto, e stiedi una settimana presso la sede, dovetti fare una specie di corso, oggi si dice Stage. E sai quello che ricordo di più di quei giorni... la nebbia. Ma quanto mi piceva non te ne fai un'idea, ti avvolgeva tutto, sembrava una cara amica che ti si stringeva addosso, poi entravi in un bar, elì fra odori di caffè, cappuccini, sentivi tutta quell gente che pareva avere l'argento vivo addosso, (ora non più ) parlare di lavoro, motori, e cose del genere.
Ora quando vengo a Milano a trovare mia figlia è tutto un altra Milano, al massimo nei bar senti parlare di sport, il vecchio milanese lìè bell'andé. Vedi quanti ricordi mi ha suscitato la tua bella poesia, per me Milano nei miei ricordi sarà sempre una gran Milan, ciao a risentirci, e grazie per i tuoi apprezzamenti, Bruno.
Milano sta morendo... é prodotto riprodotto... e male direi...
nessun ricordo se non nelle case dove ancora le "sciure" parlano il dialetto... il resto caos.. e lamiera... e cemento...
eppure a Milano esiste il Viale degli Angeli...
bella, Augusto
terry
Anonimo il 29/06/2009 22:29
sarà perchè non ci vivo, ma le volte che sono andata a Milano l'ho trovata molto bella, mi sono innamorata del duomo e del castello e della via che lo percorre, che non mi sono accorta del caos, della vita frenetica e del suo morire.
molto bella la tua riflessione ad ogni modo
Una lancia acuminata dalla quale diventa difficile non essere colpiti... queste tue parole. Ho una buona medicina... vieni a vivere in Sardegna... e ti passeranno tutti sti cattivi pensieri!! Comunque forte, sinteticamente. Ciao Marcello
immagino invivibile, se fai un giro fermati in umbria, ok piaciuta
Anonimo il 20/06/2009 00:33
Io ti ho invitato a venire a respirare un po' della mia aria..
ma a furia di correre, ancora non hai esaudito il mio e il tuo desiderio
cavolo
come tu mi ricordi spesso
sono veramente fortunata ad abitare qua e respirare l'aria del mio amato mare.
Però sai, anche qui, passa quel trenino,
però almeno la mia è una città di carta arcobaleno.
Bella Augusto la tua poesia, in pochi versi una sensazione espressa egregiamente.
ed è bello leggerti
amico caro
ciao
Angelica
Anonimo il 20/06/2009 00:01
concordo vivo a 40 km da Milano e sono contento di frequentarla il meno possibile perchè è un luogo che angoscia... e ti toglie il respiro