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Triste Sonia

Occhi belli, neri come la notte
la natura, a volte, è generosa.

Sorriso luminoso come mille soli,
quando, raramente, sorge ad est.

Magnificenza il tuo corpo di gazzella,
ma fugge, troppo in fretta, gli sguardi
di chi ammirar lo vuole.

Intelligenza ti è stata regalata,
e tu ne fai scempio, così, con noncuranza.

Quel giorno la vita ti ha donato vita,
perché ora la rinneghi?

Triste e solitaria Sonia,
non hai amore, ma lo desideri,
non dai amore, ma lo desideri.

Se desiderio fosse il nome mio,
a te lo donerei, così da tramutarti
da notte eterna in magico tramonto.

Triste Sonia mia,
il moto della terra è una trinità,
Alba, Tramonto e Notte.

A noi è stata data
questa splendida opportunità
assaporale tutte, per coglierne le gioie.

 

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2 commenti:

  • Vincenzo Capitanucci il 23/06/2009 10:26
    Adorando il quattro... inserirei anche il giorno... quaternità... di una bellissima donna..

    Bravo Cesare... una splendida oppurtunità...
  • Anonimo il 21/06/2009 23:48
    bellissima... scritta con grande cuore!

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