Osservando l’incedere lento
e rassegnato di una gracile vecchietta
diretta a quella meta che ormai vicina appare
ho lasciato correre il mio sguardo
ed ogni suo passo
era per me un viaggio nel passato
tra quelle nebbie
mi son chiamato vento e dissipatele
l’ho rivista giovane e spensierata
sorridente e di vita viva
sicura nell’andare ed avida di sguardi
l’ho ammirata in tutto quel splendore
ed il mio cuore ha pianto
crudele tempo infame
trascorri senza mai fermarti
distruggi e mai conservi
poi sono ritornato in quel presente
dove le apparenze son costanti
e paiono sempreterne
una lacrima e il suo viso
velato mi è comparso
mi ha guardato e tra un sorriso
ed un lento passo ha sussurato
leggendomi nell’anima
ciao signore la mia bellezza effimera è partita
ma la bontà che avevo dentro il cuore
è ancora mia e sarà per sempre