Sudava nella notte buia
dopo la tempesta accesa
di bagordi esagerati.
Il sonno del Piccolo San Bernardo
giocava sui fili di stelle cadenti
e i richiami soavi del bosco
agitavano i cuscini nudi al vento.
Sette volte bussò il gufo alla finestra,
l’ottava il Santo doveva accogliere
la sua intima richiesta.
Sollevò i piedini gonfi
dal letto giallo dei sogni esauditi
scricchiolando i battenti arrugginiti.
Una bolla d’amore ancestrale
colse delicatamente la maniglia,
aprì l’anta in bilico d’incertezza
nel mezzo della sera stralunata.
Dondolando sulla sbarra della brezza
un taglio netto in mezzo al petto
fissò al muro un urlo di speranza.