Ricordo
di un cielo notturno
dove le stelle
prolificano
sui tetti affollati
sopra il mare.
E le forme dissonanti
delle nuove mura
tra le antiche torri
lasciano
il bisticcio di colori
all’alba
se la notte
sfuma le differenze
sotto i lampioni.
La prigione d’acqua
laggiù
dove finiscono
i tetti e si specchiano
le stelle
è immobile.
Immobile ed eterna
spruzzata di cielo
tra le navi
che vacillano
di ruggini salmastre.
E la regina della notte
protesa verso la luna
cancella
i confini del tempo
sulle finestre invecchiate
a guardare il mare.
Ricordo
di un ultimo cielo
di stelle
da un vetro appannato.
Ultimo cielo notturno
di Genova
che lentamente
scompare
agli sguardi del cuore.
(Genova, 12 agosto 1999)