Ombre
dentro di noi
si annidano nella pelle
scavano solchi taglienti
immobili negli istanti
ai bordi di un precipizio.
Sono lacci stretti intorno al collo
labbra serrate
occhi spalancati
scavano nella notte
rifugiandosi in specchi senza cornici.
Sono riflessi sgembi
neri come lividi
riverberi viola
spazio di un niente
preludio di un altro
giorni concessi alla noia.
E scendono lacrime esili
mentre lascio passare il tempo
in quella sabbia che mi scorre addosso
nelle stagioni silenziose del cuore.