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9 commenti:
Anonimo il 23/08/2009 10:08
Complessa poesia, complesso argomento.
Anonimo il 06/08/2009 17:16
non mi definisco una persona religiosa, però anch'io penso che un prete non debba sposarsi e non sono d'accordo con chi afferma che se lo facessero sarebbero più vicini ai problemi della coppia e della famiglia.. come a dire che un medico, per saper curare le malattie deve averle provate.
Anonimo il 05/08/2009 15:53
.. mi era sfuggita Fabrizio.. bella e bravo tu a descrivere cosi bene
un conflitto interno..
Aurora
ringrazio per l'interesse e la franca originalità Fiscanto... ma le cose sono un po' più complesse di come l'irrequietezza umana vuole far apparire. Il vero Ristoro, il vero Amore, la vera Felicità non sono prerogative umane. Solo l'averle vissute e sperimentate ci rende liberi dal cinismo e la cecità e, forse, da tante teorie di pseudo-medici, lettori incolpevoli della nuova città dell'uomo. Per ciò che riguarda i Pastori Protestanti... non si può servire Dio e Mammona. Solo il distacco dagli interessi di questa terra, dalle passioni, dall'amore come umanamente e volgarmente viene inteso, solo l'apatheia ci renderà capaci di comprendere Dio, attraverso la Sua Creazione e ribadisco Sua, perché non sarei qui a scrivere se non fosse un suo dono la mia vita.
Questa è la conseguenza della cinica e cieca visione cattolica del celibato dei preti. Per caso i pastori protestanti, pur sposandosi, realizzano male la loro missione?
Comunque io sulla religione ho le mie idee, che espongo brevemente, ma efficacemente nella riflessione "E l'uomo creò Dio" che è qui pubblicata.