In un abbraccio a vuoto
mi son trovato fra le braccia di nessuno
abbarbicato ad un me stesso ignoto
Mi sono appeso
tra volti noti che mi pungono la carne
con sguardi fissi
e mi taglieggiano il cuore con sorrisi affilati
Vieni, o macellaio
nipote lontano di un boia il cui nome
non fa più paura
a scendere dal soffitto del cielo questo bue macerato
- Te lo ricordi quando era vivo? Non credo -
Abbràcciati a lui per non subirne il peso
- Come mai sei così docile?
Nascosto dal grembiule appena lavato
tu rispondi ai comandi prima che io apra bocca –
Abbràcciati a me come se fossi vivo
Sei tu il mio io