Pensieri confusamente reali,
piccoli ed inconfutabili desideri
grandi ed inspiegabili pensieri,
come minuscoli aghi appuntiti
quasi ordinatamente in una
invisibile spugna conficcati,
danno luce e colori agl’occhi
armonia e suono alla mente,
angeli sicuramente insicuri
vorrebbero a me insegnare
cosa dire e dove guardare,
una margherita o una rosa
la foto in bianco e nero di
donna vestita da sposa,
appesa da tempo al muro
quasi come cristo in croce
senz’amore e senza voce,
ancora voglio restar qui
nel mio gulag esistenziale,
scavalcare il muro di cinta
raggiungere il mio nulla,
e forse rinascerò così
senza lacci né catene.