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Noia mortale

Il rumore dei tasti del computer sono continui
continue sono le sigarette tirate su e fumate
continua è la cenere che riempie il posacenere
di metallo, sporco e sudicio, colmo di filtri
e continuano le voci nella testa, le lamentele
le sofferenze, le denunce, le paure, gli anni
e continuo a pensare ad un modo per fottere
tutto, tutto quanto, scappare, resistere,
fingere, scopare, amare, deludersi, soffrire
amare ancora, ricadere e poi chi lo sà...
si continua a parlare, baciare e fingere di
fare tutto questo, e ci si sbronza, si litiga
si fanno progetti, si fanno pensieri, si vedono
amici andarsene, te ne vai te, ritorni, loro
ritornano, e scrivi poesie, canzoni, lavori
vai alle mostre, ai rave party, e ti droghi,
non dormi, e dormi troppo, e ingrassi, dimagrisci
ingrassi di nuovo, dimagrisci di botto, e tutto
continua, fino a che un bel giorno smette di battere
il cuore, arriva la morte con il vestito buono
e ti dice che lei deve continuare il suo lavoro
e così continua a tutto all'infinito.
Qualcuno lo chiama inferno, qualcun'altro vita
routine, quotidianità, stessa cosa, per lo stesso
concetto...
a volte la odio, a volte la ricerco,
la vedo come una delle ultime vere espressioni
dell'uomo, che sta diventando macchina ormai
come quando stavo chiuso in un'opificio
del denaro e della morte, a fare tubi
e a vendere il mio tempo per pochi spicci
insieme a persone senz'anima, senza testa
contente di quella situazione così brutta
e triste, e pure pericolosa
perchè erano persone assuefatte da quella realtà
non saprebbero trovare alternativa all'infuori di
quelle mura e all'infuori della luce di quei neon
tutti asseragliati come galline in batteria
a produrre per il dio quattrino
a rovinarsi il fegato con gelosie ed invidie
a rovinarsi il fisico tra macchine che sputano olio umido
a rovinarsi il cervello, usando la penna solo per firmare
il documento di fine prodotto...
Sono scappato e sono felice di quella scelta
perchè il lavoro è qualcosa che serve a chi
non ha testa, cervello, voglia di fare
ed è stato inventato per farci passare i giorni
male e stressati, come se non bastassero già i pensieri
che uno subisce nella vita normale
Come siamo piccoli...

 

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7 commenti:

  • Staff PoesieRacconti il 20/08/2009 14:16
    [COMUNICAZIONE DALLO STAFF] Si ricorda che non sono ammessi commenti offensivi, insinuatori o comunque con intenti di innescare polemiche o accuse personali fra utenti. Invitiamo al rispetto del regolamento.
  • aleks nightmare il 20/08/2009 13:37
    Comunque per chiunque passi di qua e legga sia l'opera che i vari commenti, posso soltanto dire che il mio lavoro ha raggiunto il risultato sperato... cioè attaccare la sensibilità piccolo borghese che s'insidia nella mente di molti uomini, scandalizzarli con queste prospettive... in un certo senso è come se avessi intaccato e distrutto il loro piccolo mondo di certezze... L'opera inizialmente doveva essere solo uno sfogo sulla vita quotidiana, sulla ripetitività di certe azioni anche "non convenzionali"... il solo citare queste azioni ha creato scompiglio, e diciamo che ho raggiunto per due volte l'obbiettivo... guardando certe affermazioni, non posso fare a meno di farne una io... Non c' è limite al peggio!!!
  • Inchiappa Vito I Song il 20/08/2009 06:56
    Aleks sei tu che accusi il mondo! Anche io ho avuto 15 anni, credevo nelle minchiate della sinistra che "difendeva" il proletariato manifestando e gridando "Lotta dura senza paura contro i padroni noi lotteremo e quello che vogliamo lo otterremo": Contestazioni, studenti e operai unti per fare solo casino e basta. Quale uguaglianza tra i ceti sociali ha creato la sinistra che accusava la borghesia.
    Invece di dare consigli a me o ad altri. Cresci siprattutto con la testa.
    Sai scrivere, bravo. La cultura, la "dottrina" non servono a niente se non agli intelligenti.
    Sei ancora un moccioso.
    E con questo chiudo.
  • aleks nightmare il 20/08/2009 00:20
    allora vorrei rispondere ad ognuna di queste accuse:
    x daniela: il lavoro è in qualsiasi caso puro e duro sfruttamento, lo dico io che studio(ma ho lavorato tanto tempo in fabbrica) e lo dicono tutte le persone che lavorano. Il lavora sarebbe giusto in una divisione equa di tempo e profitto. Non so se sei mai stata in fabbrica, ma la realtà è che chi sgobba non prende niente e passa tutta la sua vita nell'officina. Il padrone, a me piace ancora chiamarlo così visto che è il padrone del mio tempo, e se come è capitato a me (LAVORO PRECARIO) è anche padrone della mia vita( visto che sappiamo tutti che non si vive ne' di aria ne' di amore) organizza il lavoro su una base puramente di profitto e non di interesse per i propri dipendenti. Il lavoro è e sarà sempre solo sfruttamento... Non toccare la retorica dell'alcol, droga e rave party... è la realtà di un ragazzo di 23 anni che capisce(visto che non mi ritengo un pirla) la differenza tra uso e abuso. Io mi diverto con o senza le sostanze... è solo un plus, che mi dispiace dire, forse gente di un certo tipo non ha ancora capito. La droga e l'alcol fanno parte di un background culturale vecchio almeno 40 anni... l'italia si deve svegliare da questa ipocrisia...
    X dario: so benissimo e applico il concetto di cui tu parli, la società va cambiata... chiediti se tu fai abbastanza... io sono sicuro che la mia parte la faccio, in modo radicale, l'unico consiglio che ti posso dare è cerca di agire e non solo di esprimere i concetti (la scrittura serve per unire)...

    Con questo voglio solamente dire che la mia composizione "Noia Mortale" è solo un canto critico di ciò che ognuno vive tutti i giorni. una chiamata alle masse di questo sito, di chi leggerà questa composizione e capirà che la sua vita è ridotta ad un cumulo di sterpame...
  • Anonimo il 20/08/2009 00:12
    intensa
  • Inchiappa Vito I Song il 19/08/2009 23:50
    Il lavoro è sempre stato un automatismo, sia che hai a che fare con delle macchine sia che ti trovi delle persone da manipolare. È un mezzo di guadagno, e tramite esso puoi guadagnare qual ti consente di viivere o sopravvivere.
    La colpa del malessere non va addossata esclusivamente ai nostri sfruttatori, ai nostri governanti che siamo stati noi a eleggere a renderli nostri padroni.
    Il lavoro è indispensabile, quelle che dovrebbero cambiare sono altre cose dannose anche a chi si lamenta di essere maltrattato.
    Chi fuma, si droga, è alcolizzate, partecipa ai rave party, ruba e violenta sol perchè non vuole lavorare, chi protesta perchè vuole ricevere denaro senza far niente, chi protesta contro tutto e tutti senza proporre delle alternative concrete... tutto questo non ha che favorire il gioco dei nemici contro i quali si vule combattere.
    In pratica se devi combattere una guerra contro il tuo avversario devi rendergli difficile armarsi con strumenti e strategie nuove. Invece ci lamentiamo di essere poveri e poi spendiamo 70 milioni di euro in 2 giorni per giocare al superenalotto e accrescere il jackpot che ha raggiunto 140 milioni. Solo il 33% scarso bviene redistribuito per le vincite.
    Allora se chi dichiara guerra al nemico e, poco intelligentemente, è lui ad alimentare le sue risorse ed indebolire le proprie quali speanze di vittoria può avere? Nessuna. Potrà continuare a far casino per tutta la vita senza concludere alcunchè di costruttivo.
    Quindi invece che piangersi addosso si dovrebbe rimboccare le maniche e reagire con forza e determinazione! Ma tutti insime. E ciò non accadrà mai è solo stupida utopia.
    Perciò viviamo tenendo la testa sulle spalle e non facendoci prendere in giro da chi ci promette un mondo migliore e invece frega più e meglio di chi dovrebbe contrastare e con il quale, invece, spartisce delle belle fette di torta che siamo noi cittadini a condire.
  • Anonimo il 19/08/2009 23:14
    Caro Aleks, non so come fai a nutrirti, a comprare da bere, ad andare ai rave party e tutto il resto, oppure a comprare droga, se non lavori!!

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