Scuro cielo blu
mi guardi con i tuoi occhi
dalle pupille brillanti di gioia,
inumidite di tristezza,
bagnate dalla nostalgia
o sprizzanti allegria.
E io li osservo,
nelle loro variegate forme,
rotondi, ovali, quadrati,
triangolari, stellari.
Nelle loro anse
o nei loro angoli,
colgo dei punti di memoria
nei quali riemergono perdute emozioni
o scorgo una finestra,
socchiusa,
la cui fessura è così sottile
da non far trapelare un futuro lontano.
Il mistero di un certo domani
è imperscrutabile per noi profani,
ma viva è la speranza che concedere,
possa un dì, favore al mio incedere.