È febbre che sale
in onde di fuoco
in un buio che avvolge
sono respiri affogati
fantasmi di voci
ritagliate agli specchi
è voglia che stira le gambe
che si allunga sul ventre
e' una bocca che reclama piacere
che scompiglia i capelli
sono unghie che incidono il profilo di un viso
e dita lunghe con carezze leggere.
E dentro l'inferno
con quel cielo che crolla negli occhi
la breve spiaggia che raccoglie l'oceano
un dolore calmo
mentre conto i nodi dei giorni
e passeggio sui rovi
su una collina che brucia
nel vento i ciliegi
la tua assenza nel cuore
la vita distesa ad asciugare in silenzio.