Faccia di serpe,
occhio fisso sul niente,
pronto a scattare su questa preda
inchiodata al suolo,
non può più volare,
mai ha potuto, dicono i saggi,
e mai lo potrà fare,
inchiodata al suolo
non le resta che supplicare
un cielo assente
nel corpo inerte,
unica opera d'arte l'anello
che lo tiene fermo
per sempre.
Scelte che ti legano per sempre,,,, cruda ma bella.
Anonimo il 08/09/2009 14:46
... anche questa nuova tua poesia è un altro grido atroce... un pugno nello stomaco che ti impone di guardarti dentro a denti stretti... la voglia di volare lontano... in un cielo dove la luce della propria interiorità possa risplendere e annullarsi nel respiro dell'infinito... ma purtroppo l'anima è pesante incatenata all'oscurità del materiale... del consueto che si veste attimo dopo attimo di cinismo... di ipocrisia... e false promesse di felicità...