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Vicoli del centro

Benvenuti dentro un mondo in cui l’incanto si è mostrato
in cui l’estetica non conta, conta solo il risultato
dove la vita di una città ha tutto ciò che è reale
c’è poco spazio per i turisti, poche cose da visitare.

Le ombre dominano le luci soffuse che i lumi vogliono regalare
restano strette intorno ai muri di stampo più che secolare
neanche l’asfalto qui è al suo posto mentre il mondo ne è ricoperto
qui dominano le pietre che il passo a volte rendono incerto

E di varietà di specie umana se ne riempiono sempre gli occhi
tra musicisti, gente del posto, donne che sfidano i tarocchi
e ti rapisce il tintinnio di bicchieri su un tavolino
dove di fronte c’era lei e adesso invece l’amaro destino

Ancora lo sguardo lento si muove ad incrociar le quattro vesti
che per questi posti leggere vanno come pensieri che non confesseresti
e ti rapisce la nostalgia guardando stupito due innamorati
che noncuranti dei passanti amano e si sentono amati

Ad ogni singola festa interiore o ad una profonda depressione
sei accompagnato da un leggero brusio di voci di cui non conosci il padrone
e allora lo sguardo torna tra minigonne e giovanili signore
ed all’ennesimo tentativo di non restare senza padrone

Male che vada restano i sogni oppure l’alcool a dar compagnia
come una luce da un balcone aperto in una zona di foschia
e la sublime sensazione di riempirsi piano piano
di un’aria nuova, di un senso nuovo che ti lascia andar lontano.

 

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1 commenti:

  • Vincenzo Capitanucci il 11/09/2009 03:33
    Molto bella Nico... questo passeggiar per il centro... con la sublime sensazione... di riempirsi d'aria nuova...

    andar lontano..

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