Facce scure ed arroganti
Rimandi a popolari detti
Consigli e poi pesanti interventi
Formali e chiacchierate presenze
Chiedo, quando sarà il mio turno?
Per tutto questo ricercai consensi
Vana gloria tentò la mia dignità
Ininterrotto e certosin lavoro
Non è per te, diceva qualche amico
Portato sempre alla pungente critica
Tutto ciò non paga, anzi rinnega l’uomo
È così, pensai, e non seppi dire grazie…
Eppure negli antri di questo falso mondo
Un chiarore vidi in fondo, nascosto
Mi avvicinai carponi senza orientamento
La coerenza paga, ascoltai nel silenzio
Cercai e cercai fra statuti e tanta gente
Verità trovai al chiaror di una luce
Luce vera che ha spalancato i suoi raggi
E mi ha raccolto vincente di fra tanti
Arte e scienza del servizio voglio fare
Ancor bimbo sentì in me quel richiamo
Tra rovi d’ingiustizie ed interessi
Trionfai a Vera gloria del comune Bene.