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Un ignaro pendolare

Ho chiesto ad un ignaro pendolare
perché i fagioli non parlassero
Erano settimane che sentivo il loro frusciare insistente

Ho visto forme astratte uscire da quadri informali
e poi ritornare stanche, ma cariche di emozioni
Poi ho capito, anche l’insalata,
che avevo amorevolmente seminato,
conosceva tutti i miei pensieri

Il pendolare, dopo lunga riflessione, mi disse:
“I fagioli parlano il Quechua arcaico
e sanno perfettamente che la gente
non conosce questa lingua”

Mi sono posizionato nel punto esatto
ed ho aspettato l’inclinazione della luce
come il giorno in cui ti ho incontrata.

 

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9 commenti:

  • Alberto Rampanelli il 15/08/2007 20:49
    Poesia originale e particolare!!! Bravo.
  • Diana Moretti il 13/08/2007 15:12
    Ogni cosa acquisisce il significato che noi le conferiamo..è stupefacente quante risposte si possano avere perciò che ci circonda, che fondamentalmente rimane (o sembra?) sempre lo stesso.. bellissimo spunto di riflessione. Dia
  • sara rota il 30/04/2007 08:36
    Decisamente particolare, stupenda.
  • Alessandro Barisone il 06/01/2007 15:06
    Molto bella!! è strana, astratta!! Chi ti ha dato quei voti bassi non capisce nulla!!! Di sicuro pensano che la poesia sia solo fatta di rima e di metrica... ma non è così!! Ciao!
  • Duccio Monfardini il 05/01/2007 12:47
    bella, originale, strana. bravo, davvero.
  • Giada Staffieri il 26/09/2006 10:16
    Trovo la tua poesia geniale. bravo.

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