Fossi un animale
d’uomo, cresciuto dentro il vuoto
di un’ampolla avrei
già maledetto il mondo e il suo creatore
per ogni cruccio non accolto e sputato
su ogni dono scontato,
per ogni gioia in difetto. Ma
uomo inchiodato al mondo,
con vergogna da bambino
scoprivo un cuore meschino alla pretesa
di un cosmo perfetto:
dal mattino che l’occhio svogliato
e stupendo s’aperse
e scorsi in fronte al mio sonno
il sorriso
di un sordo cieco
ebbro di vita che gli pulsava
dentro.