Grido al cielo il mio dolore,
Dio non capisce,
con insulsa magia,
ha contrapposto il mio tempo al tuo.
Ho la gioventù nel cuore,
gli occhi disincantati,
che non potranno prevalere
di fronte alla tua forza di donna.
Sei mia madre? Forse!
O la mia donna? Forse!
di sicuro il mio amore,
voluto, fermato,
ma che tu non riconosci.
Ora sorridi al tuo cucciolo,
che si crede cresciuto e non adulto,
che ti ama e soffre,
che si perde nei tuoi occhi d'ebano!
Oltre una dimensione d'eternità
e di momenti ancestrali,
con amore, con immenso amore,
ti accarezzo il seno,
con mano tremante asciugando le tue lacrime,
in un dolore muto senza voce,
lo so, lo so, ti perderò!