Che strano scherzo Eros
mi gioca,
se m’invita alla tavola
dall’amore
imbandita,
del cibo delizioso
mi fa sentir il
profumo,
sprofondandomi poi
nel lago
del desiderio inappagato?
Che crudele destino
è il mio,
se di Tantalo
subisco il martirio,
tendo le mani
per abbracciarti amore mio,
e la sorte contraria
lontano a me ti porta?
Oh Eros,
sovrano imperituro
dell’anima,
smetti di farmi beffa,
hai forse dimenticato, Amore,
la tua misericordia?
Quale altra prova
prepari al mio cuore?