Rincorro,
lungo l'autostrada,
l'auto dell'amato.
Sono impaurito,
infreddolito,
angosciato,
sfinito.
Continuo a correre
lungo la nera striscia
inseguito da mostri
vestiti di vento
con occhi di fuoco
e sinistro stridio.
Faccio appello
all'innato coraggio,
mi fermo,
convulsamente abbaio,
penso
ora li scaccio.
È come abbaiare alla Luna.
Latrare nel buio,
ho paura.
Mi accuccio tremando
dietro una duna.
Aspetterò,
arriverà.
È uomo il mio amato,
non può avermi abbandonato.